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Foto Domitilla-in-cucina - CC license attribution |
Sono sempre molto curiosa di scoprire la storia di ingredienti antichi ma magari
un po’ dimenticati.
Uno tra questi è il grano saraceno,
che contrariamente a quanto dice il nome, non è un grano ma una Graminacea.
Dai suoi semi però si ricava una farina un po’ grigia con cui si possono
preparare pasta, pane, biscotti, crespelle, etc.
Proprio perché non è un cereale, è tollerato dai celiaci e può essere un
ingrediente importante nelle diete dei diabetici. Insomma, un ottimo alleato
quando la sfida da affrontare in cucina è tra salute e sapori.
E’ un ingrediente molto antico, la cui coltivazione è iniziata probabilmente già nel 6000 a.C. nello Yunnan (Cina) per poi diffondersi all’Asia centrale e quindi al Medio Oriente e in Europa, dove esistono prove della sua coltivazione nella regione dei Balcani già nel 4000 a.C.
In Italia sembra sia arrivato da due opposte direzioni: dall’Europa
settentrionale e dalla Turchia, a questa ultima si deve probabilmente
l’attributo di “saraceno”.
Quella che vi propongo oggi è invece una ricetta arriva da lontano, dalla
Russia. Si tratta dei Blinis, delle frittelle
morbide che si accompagnano bene come antipasto ai sapori forti dei pesci
affumicati in genere serviti con panna acida.
Per 20 blinis:
140 gr. grano saraceno
150 ml. latte
1cucchiaino zucchero
½ cucchiaino sale
2 uova
1 cucchiaio di panna acida*
7 gr. lievito in grani
1 cucchiaio di olio per friggere
Panna Acida: abbiamo già visto che latte e la panna acida sono un ottimo
agente lievitante. Nel nostro caso oltre ad usarne un po’ con questa funzione la
metteremo in tavole per servire i blinis.Quindi abbiamo bisogno di una crema consistente. Se non la trovate in commercio unite ad un vasetto di yogurt naturale da
125 ml (è importante che abbia i lactobacilli, insomma che sia uno yogurt
“vivo” e non un dessert!) 200 ml di panna liquida fresca e un cucchiaino di
succo di limone, lasciate riposare per un paio d’ore in un luogo a temperatura
tiepida.
A parte la preparazione della panna acida, considerate che l’impasto necessita
di un’ora di riposo per la lievitatura.
Preparazione:
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Stiepidite il latte e scioglieteci il lievito in grani; preparate in una
ciotola capiente il grano saraceno, lo zucchero e il sale. Separate i tuorli
dalle chiare che aggiungeremo all’impasto in seguito.
Unite i tuorli e il latte con il lievito sciolto, alla farina e impastate
con una frusta fino a che la pastella sia omogenea e senza grumi.
Copritela con una salvietta umida e lasciatela lievitare per un’ora in un
luogo caldo e lontano dalle correnti. Vi svelo il mio trucco, io preparo il
forno portandolo a 50 C° e poi lo spengo: è il posto
ideale per far lievitare impasti di ogni tipo.
Dopo un ora la nostra pastella avrà raddoppiato il suo
volume.
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A questo punto unite la panna acida e le chiare che avrete nel
frattempo montato a neve soda. E’ importante che nell’unire le chiare al
composto usiate sempre movimenti dal basso verso l’alto, per evitare di
perdere l’aria già incorporata.
A questo punto mettete una padella sul fuoco,
spennellatela appena di olio e fatela scaldare.
Adagiate un cucchiaio di pastella alla volta nella
padella calda, lasciando sufficiente spazio tra un bliny e l’altro. La cottura
è molto veloce, due minuti e siete pronti per girarli, un altro minuto e i
blinis sono cotti.
Potete mantenerli caldi in una salvietta se aspettate
ospiti, oppure servirli immediatamente.
Servire con…
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La ricetta originale – la mia prima ricetta alla scuola di cucina … tanto tempo fa … - li vuole serviti con caviale o con salmone affumicato,
accompagnati da panna acida.
Ma per i vegetariani potete sostituire salmone e caviale con una
dadolata fatta con una rapa rossa, già cotta, e due o tre prugne secche fatte
rinvenire in un poco di brandy e acqua e scolate. Il tutto tagliato a dadini piccoli va condito con un dressing di
olio, aceto, sale pepe e un poco di miele. Preparate la dadolata almeno un’oretta
prima, si insaporirà meglio.
Potete guarnire le tartine con foglioline di aneto o di
erba cipollina, oppure guarniteci il piatto di portata e lasciate che ognuno si
serva a piacere.
Come antipasto potete calcolare quattro blinis a testa ma
se siete dei mangioni sconsiderati allora … vi invito a desistere…
Siamo intorno alle 80 Kcal per bliny ma con il salmone e la
cremina compresa si sale a 120, quindi una porzione di antipasto composta da
quattro blinis è pari a 480 Kcal.
Valgono i soliti consigli proposti nelle altre ricette:
una camminata a passo sostenuto per un’oretta e passa la paura (almeno quella
dei blinis). Ma si può anche usare un po’ di buon senso a scopo preventivo: se
avete una cena e vi aspettate di mangiare un po’ di più del solito, forse
potete a scopo compensatorio pranzare con un’insalatona mista poco condita con
non più di 40gr. di bresaola se siete carnivori o un po’ di hummus se siete vegetariani,
limitando il pane a 50 gr. Fate uno spuntino di frutta a metà pomeriggio per
evitare di buttarvi sulla cena come se foste un orso polare digiuno dopo il
letargo invernale ;-)