martedì 4 settembre 2012

Attenzione agli sprechi!


La sfida (im)possibile di oggi è imparare qualcosa di buono dalla crisi economica e ambientale del nostro tempo, che ci mette tutti alla prova, che ci piaccia o meno.
Per questo invece di suggerirvi una ricetta oggi vorrei parlare dello spreco di cibo, dei numeri e delle conseguenze, ma anche dell’enorme opportunità che questi tempi ci offrono per ripensare il nostro modo di consumare, a partire dal consumo alimentare.

Cominciamo con qualche numero sullo spreco di cibo tanto per capire qual è l’entità del problema che abbiamo di fronte a livello globale.
Negli Stati Uniti si spreca circa il 40% del cibo prodotto, in termini di valore parliamo di $165 miliardi l’anno, questo il dato pubblicato nel rapporto del Natural Resources Defense Council  intitolato Wasted: How America Is Losing Up to 40 Percent of Its Food from Farm to Fork to Landfill”.

Foto Nick Saltmarsh - CC license attribution

In Italia secondo la Coldiretti si spreca il 30% del cibo lungo la filiera, per un totale di circa 37 miliardi.
Lo spreco identificato con queste cifre riguarda tutta la catena, “dal campo alla tavola” ma mentre nei paesi in via di sviluppo lo spreco maggiore avviene a monte, dove il prodotto viene raccolto – per mancanza di un’adeguata catena del freddo per esempio – nei paesi dell’Occidente Atlantico quasi la metà dello spreco avviene a valle cioè tra la vendita e il consumatore. Le ragioni dello spreco sono diverse: il la confezione è rovinata, il prodotto è ammaccato oppure è scaduto e viene tolto dalla vendita, ma in Europa lo spreco domestico è responsabile del 42% dello spreco presente sulla filiera alimentare.
 
In Italia solo una minima parte – circa il 6% - viene recuperata per il consumo attraverso donazioni alle cosiddette “banche del cibo”.
E ovviamente allo spreco di cibo si dovrebbe aggiungere lo spreco delle risorse per produrlo, trasformarlo, distribuirlo (energia, acqua, etc.) per non parlare dello smaltimento dei rifiuti.

Le cifre pubblicate alla fine del mese di agosto mi sembrano ancora più allarmanti se considerate a fronte delle notizie sui danni che la siccità ha provocato all’agricoltura in questi ultimi mesi: dagli Stati Uniti alla Russia i raccolti di grano saranno magri quest’anno, ma si prevedono riduzioni anche per mais e soia; l’arrivo ritardato del monsone in India potrà avere delle conseguenze sul raccolto di riso e di canna da zucchero. In Italia non siamo da meno, l’estate torrida ha messo a rischio le produzioni di mais, soia, barbabietola, pomodoro e uva da vino ma anche gli allevamenti animali.

E già i climatologi che osservano il formarsi de El Niño nel Pacifico pensano che questo trend delle estati torride si ripeterà.

Mentre si moltiplicano le iniziative per cercare soluzioni allo spreco. C’è chi ha sviluppato un’applicazione per smart phone e computer che consente un rapido recupero e distribuzione di cibo in eccedenza attraverso organizzazioni umanitarie, e chi affronta lo spreco di cibo nell’ambito di un più ampio discorso di sostenibilità come la conferenza che si apre a Roma domani, 5 settembre Spreco Zero - Energia, acqua, cibo, materiali: ecco la spending review ecologica.

Per il momento vi passo due pensierini della sera:
1)    la spesa: la risposta alla fatidica domanda “che mangiamo oggi?” comincia nella dispensa: guarda cosa c’è, cosa sta per “scadere” e parti da quegli ingredienti;
2)    la “scadenza” è un concetto molto ambiguo. Spesso è lì solo per tutelare le industrie della trasformazione che dopo la data impressa non possono garantire quel sapore o quella qualità del prodotto testato. Uno yogurt “scaduto” ieri e mai aperto non si butta, tanto si apre e si assaggia: il 99% delle volte è ancora buono e perfettamente commestibile.

Prossimamente su questi schermi vi proporrò qualche ricettina creativa con gli avanzi: non dimenticate che per esempio, la buonissima Paella spagnola è un piatto nato proprio per recuperare gli avanzi della settimana: un po’ di pesce, un po’ di carne, due pezzetti di una verdura e un po’ di un’altra, tutto in padella con del riso a raccogliere tutti i condimenti mischiati!

 

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